Inviato da Maria Teresa Roda il 09/07/13 – 16:12

 LE MAESTRE DELLA REPUBBLICA DOMENICA  7 LUGLIO 2013– GIORNO DI PORTE APERTE

 

Maestre  della repubblica pioniere nelle tecniche Freinet. 

Si parla poco delle maestre che hanno vissuto e  lottato per la trasformazione della scuola e della società negli anni 30 immediatamente precedenti la guerra civil.

VALENCIA ; l’Universita’ ha avviato un lavoro di ricerca e riscoperta di queste figure per dar loro la giusta visibilità.

PERCHE’ LE MAESTRE ?

La prima questione è che sempre si scelgono le teorie maschili che sono etnocentriche; quindi la prima idea è affrontare il tema dell’insegnamento-magistero da un punto di vista delle donne ; questo permette di vedere le cose  con occhi differenti.

La seconda questione è che questo punto di vista si è caratterizza per tracciare un profilo femminile molto diverso da quello prevalente. Queste maestre si sono poste l’obiettivo per le bambine , di una formazione pubblica, autonoma e indipendente; avere una professione dava loro una autonomia che ha caratterizzato solo  questo gruppo di donne, tenendo conto degli anni in cui hanno proposto questo modello “rivoluzionario” rispetto al modo corrente di pensare.

La terza ragione è la necessità di rendere omaggio a queste figure di donne che fin dall’inizio hanno posto la questione che se non si fosse cambiata la scuola non si sarebbe cambiata neppure la società. Si sono collocate a sinistra assumendosi la loro responsabilità e, pagando di persona la loro contrapposizione e trasgressione.

C’erano allora due modelli di scuola, la scuola azzurra, conservatrice attaccata ai valori tradizionali : “chiesa e famiglia”;  e la scuola nera, quella dell’ubbidienza e del silenzio, legata alla dittatura franchista.

JOSEFINA 

MARINA FIOL

MARIANNE DURA’

CARMEN VALERO (cognata di Marina Fiol)

Queste maestre hanno lavorato sia in scuolette di campagna che in quelle di città; la metodologia utilizzata era moderna, flessibile  in un momento in cui le clasi erano ancora divise maschi /femmine.

La prima tecnica applicata è quella della stampa che serviva anche per stampare fogli di informazione politica da distribuire fuori, tra la società.

Questa metodologia applicata a scuola si pone l’obiettivo di stampare una rivista che permette a tutte le alunne di partecipare mettendo interventi e disegni. Alcune delle alunne sono ancora vive e sono state intervistate; hanno 85 anni  ed ancor oggi ricordano e valorizzano il tipo di insegnamento che hanno ricevuto.

Questa filosofia della partecipazione (che è un’idea politica) precede la pedagogia della partecipazione ed educazione alla cittadinanza. Nella rivista c’è un po’ di tutto ; dalle ricette alla formazione domestica.

Già in questa esperienza ci sono elementi  di “Coeducación” ; educare al femminile.

IL LIBRO DELLE BAMBINE
Cappuccetto rosso è una poesia che interpreta in modo alternativo e femminile  la nota fiaba di; “Cappuccetto rosso ormai non ha più paura del lupo perché sa molte più cose di lui”.

Questo tipo di pedagogia individua la necessità di dare alle ragazze un qualcosa in più in quanto future madri e loro a loro volta educatrici. Le macchine da cucire si devono accompagnare alle macchine da scrivere.

Nel dicembre del 1933 entra un governo di destra e la scuola subì un controllo ed un arretramento delle tecniche e proposte.

 

 

 

CARMEN VALERO

Ha iniziato in Alicante il suo insegnamento , perito meccanico; donna produttrice . Portava le ragazze alla spiaggia; secondo i canoni del tempo non bisognava essere abbronzate, anzi, l’essere colorite dponeva male ; tutto era in controtendenza ..e contro il senso  comune……

MARINA FIOL (cognata di Carmen Valero)

Ci sono ancora testimonianze di alunne di 85 anni che raccontano come organizzavano la classe con a biblioteca..fu sospesa dall’insegnamento

MARIANNE DURA’

Di formazione libertaria francese ..fondò una piccola fabbrica di  custodia di plastica per occhiali e questa piccola  fabbrica consentì loro di sopravvivere non ostante la sospensione dall’insegnamento; poiché era proibito riunirsi , lei organizzò un caffè settimanale come occasione di incontro durante il quale si incontravano gli oppositori al sistema franchista

JOSEFINA CASTELLO’

Morta nel 950, la più teorica del movimento  la più  radicale .

SEBASTIAN GERTRUX

Ripercorre la storia delle maestre della repubblica ..cita  i nomi  e le riviste

ROSARIO P. SOLERNOU , maestra freinetiana , sempre più si scoprono novità di maestri che si ispiravano alle metodologie Freinet. Fonda una rivista prima  che il gruppo partisse in esilio in Messico. ( V. anche José de Tapia e gli altri)  

INCARNACION BALAGUER , direttrice di scuola

MAGDALENA MALLEBRERA , impegnata politicamente , pubblica una rivista ; va in esilio in Francia

GENOVEVA PONS  Molto giovane, lavora a Valencia , impegnata politicamente , arrestata e rimane in carcere tre anni.  Alla fine gli dicono che la accusano di essere impegnata in  una scuola che pratica la coeducazione.

DOLORES PIERA

ANNA GAVIN

MARA CREUS

Ha partecipato al Congresso di Montpellier degli insegnanti Freinet

MARIA SANCHES ARBOS

MARIA CUYAS  MOGLIE DI ALMENDROS

Purtroppo la si conosce e nomina di più  come moglie di .. ma lei è una donna preparatissima e molto forte madre di ( Néstor Almendro direttore di fotografia nel film  premiato “Enfant sauvage” ) donna straordinaria che morì in esilio

ANNA GAVIN

In una classe in un testo libero si può leggere il desiderio di una bambina che desidera essere pilota di aereo.

Questi esempi ci spingono ad incoraggiare a formare le ragazze ad andare in controtendenza, ad esprimersi liberamente, a spingerle a prendere iniziative concrete..Le biblioteche di queste maestre erano ricchissime ..Erano accusate di essere contrarie alla religione cattolica e ai modelli tradizionali.

Una poesia in gallego dice che la saggezza delle donne si manifesta in questo motto: “la Mujer sabia no necessita armas; le donne sagge non hanno bisogno di armi, le armi sono loro stesse.”

Queste maestre saranno anche accusate di aiutare i bambini e le bambine delle colonie organizzate dal “soccorso rosso”.   Il tema dell’omossessualità non è affrontato o trattato e teorizzato ma oralmente ci sono racconti fatti o episodi con molta naturalezza.

LINK UTILI

Mettendo in Internet maestras de la repubblica si incontra il sito di presentazione del lavoro completo

http://www.youtube.com/watch?v=H9qtZ2w4tSQ

 

Las Maestras de la República

lasmaestrasdelarepublica.com/carta.php