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Inviato da Claude Beaunis il 10/04/22 – 10:51
Tout Public

 

E’ venuto il momento di ascoltare sul serio il pensiero ed il sentire dei più piccoli. Certo loro non votano  e difficilmente riescono ad essere ascoltati dagli adulti. Ci sono sì le varie Dichiarazioni sui Diritti dell’Infanzia e  tante leggi, come quelle   sulla privacy e sulla sicurezza, che si dice siano fatte per tutelare la salute dell’infanzia. In realtà si sono create  rigidità burocratiche e legislative, che ormai assorbono gran parte delle energie delle scuole e che rendono difficile fare una didattica a misura dei bambini. A scuola diventa proibitivo fare un laboratorio di falegnameria, uscire per strada, documentare le attività facendo foto o video. Ma di fronte alle guerre ci arrendiamo e alziamo le mani. Se ascoltassimo i più giovani , le loro parole, i loro scritti, i loro desideri profondi non avremmo dubbi e ci impegneremmo per togliere di mezzo le armi a partire da quelle nucleari. Ma so perfettamente che ci sarà già qualcuno che dirà:” Queste sono ingenuità, se pensassimo a queste cose sarebbero avvantaggiati “gli altri”, che poi non si capisce mai chi sono questi altri. Ma le cose giuste le capiscono meglio gli ingenui, ossia i bambini, perché gli scaltri sono anche quelli che intorbidano  le acque chiare.

Allora proviamo ad ascoltare gli “ingenui”, cioè chi non ha ancora pregiudizi. E’ più importante ascoltare un bambino oppure regalargli il  cellulare a 7 anni  in modo da cercare di compensare l’affetto e l’attenzione che spesso non gli diamo? I bambini hanno fiducia di noi adulti e ci ascoltano pensando che noi sapremo proteggerli. Se lo chiedessimo ora a tutti quei bambini che sono morti sotto le bombe oppure che sono arrivati in fuga dall’Ucraina (ma ricordiamoci anche degli altri che magari arrivano con il barcone) che cosa ci risponderebbero? 

Ci rendiamo conto dei guai che stiamo provocando anche ai bambini che non sono coinvolti direttamente dalla guerra, ma soffrono di ansia e paure?  Aspettiamo che arrivi a dircelo qualche famoso studioso e poi ci faccia sentire in colpa?

La guerra non risolve nessuna controversia

 La storia dimostra che la guerra non risolve nessuna controversia internazionale e porta morte, distruzione, sofferenza, spostamenti di massa e crisi economica. 

Se vogliamo che la storia abbia un futuro dobbiamo dire NO alla guerra, a qualsiasi guerra! 

Certo non possiamo rimanere indifferenti ai drammi come quello che si sta consumando in Ucraina. Ma la politica e noi tutti dovremmo ricordarcene per tempo e non aspettare che si consumino tragedie per poi piangere. 

Pace e convivenza sempre e comunque

 Diventare cittadini consapevoli e operatori di Pace: questi sono gli obiettivi importantissimi che ogni scuola è impegnata a perseguire per i propri studenti, un compito che ogni insegnante affronta quotidianamente. Ma in periodi drammatici come questo che stiamo vivendo, in cui i bambini vengono messi di fronte a immagini e situazioni di guerra così drammatiche, crediamo che l’approccio nei confronti dell’educazione alla pace sia ancora più impegnativo e al tempo stesso urgente.

Favoriamo momenti collettivi di riflessione e di proposta

Bernard Benson, è stato uno scienziato  inglese di fama che ha contribuito alla ricerca di armamenti militari. Ad un certo punto abbandonò tutto e si dedicò alla Pace. Scrisse un bellissimo libro diventato rapidamente un best seller, “Il libro della Pace” edizioni Gruppo Abele (che consiglio vivamente di leggere insieme ai bambini), dove la passione e la tenacia di un ragazzino riescono a salvare la terra dal rischio dell’estinzione a causa delle armi nucleari. Questo non è solo un bel libro ma potrebbe  diventare realtà se ci fosse  maggiore consapevolezza da parte degli adulti e  attenzione verso il mondo infantile.

Per questo motivo suggeriamo di affiancare al prezioso lavoro che ogni giorno le scuole e gli insegnanti svolgono all’interno della classe, un momento collettivo che dia un senso corale alle riflessioni di bambini e ragazzi. Un momento che gli alunni e le alunne possano condividere con i loro coetanei, ma anche con i genitori e tutta la cittadinanza, le loro sensazioni, la disapprovazione per la guerra, ma anche la determinazione per la Pace. 

Bambine e bambini, ragazzi e ragazze fatevi sentire!

Rivolgiamo quindi un invito a bambini e ragazzi:  fatevi sentire!Non assecondate chi vi vuole passivi. Pensate all’importanza di Greta Thunberg che appena sedicenne è riuscita a sconvolgere i piani dei potenti e a mobilitare milioni di ragazzi. Bambini e ragazzi liberate al mondo i vostri pensieri di Pace. Costringete i Presidenti ad ascoltarvi. 

Da Piacenza il Movimento di Cooperazione Educativa proponeLa Pace sempre

Il Gruppo di Piacenza del Movimento di Cooperazione Educativa, Associazione professionale di docenti, educatori e persone interessate alla scuola, aveva  proposto a tutte le scuole piacentine un evento da tenersi contemporaneamente, stesso giorno e stessa ora. Ora la nostra iniziativa è stata fatta propria dalla Segreteria Nazionale del Movimento di Cooperazione Educativa e si è concretizzata in una proposta  rivolta a tutte le scuole d’Italia di ogni ordine e grado, ma non solo. Infatti invieremo la proposta di aderire all’ iniziativa, tramite la Fimem (Federazione Internazionale dei movimenti di scuola moderna) a tutti i gruppi di insegnanti di scuola attiva del Mondo.

4 aprile ore 11La Pace sempre

L’evento si chiamerà “La Pace sempre” e si terrà   Lunedì 4 aprile alle ore 11. In quel giorno e a quell’ora in ogni Scuola, ci si troverà in uno spazio adeguato (cortile, giardino, palestra) dove i bambini e le bambine potranno condividere un flashmob /performance, realizzando un’immagine che li/le riprenda  dentro alla parola PACE tracciata sul pavimento.

Abbiamo scelto il  4 aprile poiché è la giornata Internazionale che l’Onu dedica alla lotta contro le mine antiuomo. 

Troppe persone e troppi bambini continuano ad essere uccisi o mutilati da queste terribili armi 

Per informazioni e adesioni  comunicare a piacenza@mce-fimem.it   cellulare 334 3156348 Roberto Lovattini

Le immagini inviate a piacenza@mce-fimem.it  saranno pubblicate in uno spazio virtuale dedicato.  http://www.mce-fimem.it/  

Cosa ne dite? Ci aiutate a farla diventare una bella realtà?