La ricerca del gruppo KORE del M.C.E.

Inviato da Claude Beaunis il 31/08/12 – 11:48

Kore, antica dea greca, è figlia di Demetra, dea della Terra e vive con la madre per una parte dell’anno, mentre trascorre l’altro periodo negli Inferi con lo sposo, che l’aveva rapita . I mesi invernali corrispondono alla scomparsa di Kore, quelli primaverili al suo ritorno: Demetra e Kore, madre e figlia, costituiscono la coppia primordiale di un’unica divinità femminile, la Grande Dea, che assume diversi aspetti per simboleggiare l’incessante ciclo della vita attraverso le fasi  della nascita, della morte e della rigenerazione. Il mito, secondo Luce Irigaray,[1] è più complesso : parla  dell’ordine simbolico della Madre sconfitto e di una interruzione della genealogia femminile sopraffatta dall’ordine patriarcale. Il tema centrale del mito[2] è la potenza  materna iscritta nell’intera natura.

La recherche du M.C.E. sur la différence de genre

Inviato da Claude Beaunis il 31/08/12 – 11:36

Kore, ancienne déesse grecque, est fille de Demetra, déesse de la Terre. Elle vit avec la mère  une partie de l'année, elle passe l'autre période aux Enfers avec son epoux qui l'avait enlevée. Les mois hivernales correspondent à la  disparition de Kore, les printaniers à son retour. Demetra et Kore, mère et fille, forment le couple primordiale d'une seule divinité féminine, la Grande Déesse, qui prend des aspects différents pour symboliser le cycle incessant de la vie à travers les phases de la naissance, de la mort et de la régénération. Le mythe, selon l'avis de Luce Irigaray,[1] est plus complexe: il parle de l'ordre symbolique de la Mère qui a été battu et aussi d'une interruption de la généalogie féminine écrasée par l'ordre patriarcale. Le thème central du mythe[2] est la puissance maternelle inscrite dans toute la Nature.

la lettura, questa sconosciuta

Inviato da Claude Beaunis il 31/08/12 – 11:14

Come possono i bambini e le bambine attraversare i confini delle forme, dei colori, dei suoni, dei segni dello scritto senza rimanerne prigionieri, entrando nel mondo dei significati senza abbandonare il proprio peculiare modo di capire ed elaborare ?

Molto dipende dalla funzione che la scuola assegna alla lettura, dai modi di accesso all’universo dello scritto che predispone.
Dobbiamo preoccuparci dello scritto, non di ‘come’ insegnare lo scritto.