Inviato da Wanda Gruenwald il 02/03/14 – 23:20

Addio a Mario Lodi, maestro, scrittore e pedagogista, amico della scuola pubblica. Aveva compiuto 92 anni lo scorso 17 febbraio ed è morto nella sua casa di Drizzona (Cremona) a 92 anni. Erano accanto a lui la moglie e le figlie.

Le sue metodologie educative furono inizialmente ispirate da quelle di Cèlestin Freinet, tanto da diventare esponente del Movimento di Cooperazione educativa. Come scrive l'agenzia Ansa, la sua vita e la sua attività professionale si sono svolte interamente nel Cremonese, in un ambiente rurale ricco di spunti di riflessione e caratterizzato dalla ricostruzione post bellica e dal processo di alfabetizzazione della gente delle campagne.

Proprio nel contatto quotidiano con i bambini, con la loro osservazione partecipe che Mario Lodi ha ridisegnato il valore della scuola, ne ha cambiato aspetti didattici e metodologia di lavoro. Il suo impegno cuturale e civile inizia negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale ed è proseguito fino alla fine del 2013 attraverso l'Associazione culturale 'Casa delle Arti e del Gioco' con l'obiettivo di costruire un centro studi e ricerche sui problemi dell'età evolutiva, sui processi di sviluppo della conoscenza e della cultura del bambino, con relativa produzione di documentazione bibliografica, iconografica, audiovisiva, multimediale.

La sua famiglia, gli amici e i collaboratori ora, come lui stesso auspicava "andranno avanti con un impegno collettivo" per promuovere la formazione degli insegnanti e dei cittadini che si dedicano alla educazione fondata sui valori della Costituzione Italiana; per valorizzare e sviluppare le capacità espressive, creative e logiche dei bambini e degli adulti. Tra i numerosi incarichi ricoperti nel corso della sua carriera, Mario Lodi nel giugno 2000 venne nominato dal ministro della Pubblica istruzione Tullio De Mauro membro della Commissione ministeriale per il riordino dei cicli scolastici.

Alla famiglia anche il cordoglio del premier Matteo Renzi: "Lo ricordo per la sua straordinaria attività spesa nel campo dell'istruzione e della scuola, uno di quei 'piccoli maestri' che ha fatto grande il nostro Paese".